Una delle domande che vengono poste al nostro customer care è: in caso di licenziamento per giusta causa il lavoratore ha diritto all’indennità di disoccupazione (Naspi)?
Il licenziamento per giusta causa può essere disposto dal datore di lavoro nel caso in cui il dipendente sia colpevole di comportamenti così gravi da imporre un termine immediato del rapporto di lavoro.
Il comportamento del lavoratore deve essere stato talmente grave che l’unica possibilità del datore di lavoro di tutelarsi era, appunto, il licenziamento.
Il licenziamento per giusta causa fa decadere il diritto del lavoratore all’indennità di preavviso e quindi il rapporto di lavoro può cessare in modo immediato.
Cosa succede invece all’indennità di disoccupazione?

Un lavoratore licenziato per giusta causa ha comunque diritto all’indennità di disoccupazione
Anche se licenziato per giusta causa, il dipendente ha diritto alla disoccupazione.
La Naspi è infatti un contributo che viene erogato a tutti i lavoratori dipendenti che abbiano perso il posto di lavoro, sia in caso di licenziamento che in caso di scadenza di un contratto a tempo determinato.
Per richiedere la disoccupazione il lavoratore dovrà presentare gli stessi documenti:
- Un documento d’identità;
- Il codice fiscale;
- Le ultime 3 buste paga;
- Ultimo contratto attivo o la lettera di licenziamento;
- La scheda anagrafica professionalizzante.
Il lavoratore dovrà inoltre fornire alcuni dati anagrafici, la data dell’ultimo giorno di lavoro e l’IBAN su cui ogni mese ricevere poi l’indennità spettante.
La richiesta della Naspi può essere fatta sia su appuntamento presso CAF e patronati che online, sul sito dell’INPS o all’interno di Pratiche Amiche.